martedì 22 dicembre 2015

Emanuele Spader e la porchetta ( romana e trevisana)

La Porchetta è un prodotto tipico dell'Italia centrale, la sua storia si perde nella notte dei tempi, si narra che l'Imperatore Nerone fosse un estimatore della porchetta prodotta nell'area dei Castelli Romani. La Porchetta di Ariccia ha ottenuto il riconoscimento Riconoscimento IGP: Reg. 567/2011.
La notorietà della Porchetta di Ariccia risale al 1950 quando i porchettari di Ariccia allestirono la prima "Sagra della Porchetta di Ariccia", con lo scopo di celebrare e far conoscere questo prodotto ariccino. Da allora ogni anno ad Ariccia si svolge la Sagra della Porchetta di Ariccia, suggestiva e caratteristica dove viene offerta la porchetta su banchi addobbati a festa da venditori vestiti con gli abiti tradizionali ariccini, il culmine della Sagra avviene con il tradizionale lancio dei Panini con Porchetta.
Emanuele Spader, titolare del Salumificio Spader in quel di Mosnigo di Moriago della Battaglia,si è fatto conoscere ed apprezzare per la sua porchetta alla trevigiana.
Come specialità trevigiana la porchetta nasce solo nel 1919, tenuta a battesimo da Ermete Beltrame nella sua birreria sotto il Palazzo dei Trecento a Treviso.
La porchetta trevigiana, da considerarsi una preparazione moderna, è molto diversa dalla ricetta del centro Italia. Si presenta, infatti, come una specie di prosciutto ottenuto da un maiale che abbia meno di un anno, può essere con ossa o disossata, ma sempre a forma cilindrica. Presenta internamente una colorazione bianchiccia, con delle parti in cui è evidente la speziatura, mentre esternamente si presenta dorata.
È molto fragrante, saporita e gustosa e può essere arricchita di altri sapori e, soprattutto negli ultimi tempi, riprendendo la tradizione in auge nel Rinascimento, la cultura e la bravura di numerosi cuochi sa regalare risultati di grande interesse. A soddisfazione dei buongustai ricordiamo che la porchetta non è un alimento grasso, poiché nella fase di cottura i grassi vengono sciolti dal calore e raccolti in leccarde o in speciali vaschette. Una volta pronta, la porchetta va servita fredda e, nonostante sia (deve essere) priva di additivi e conservanti, rimane saporita e fragrante almeno per due settimane se mantenuta in luogo refrigerato.

giovedì 3 dicembre 2015

L'Azienda Agricola San Gaetano, in Costa di Là

Per incontrare la famiglia Dalle Crode, occorre immergersi nelle colline che si snodano lungo l'anfiteatro naturale nel cuore del territorio di Rolle e Arfanta. Qui la famiglia ha le sue radici, fin dai tempi del bisnonno, e qui è iniziata nel 1958 l'avventura di Luciano .
L'azienda agricola, lasciatecelo dire, è un modello di tradizione innovazione : dotata di tecnologie e attrezzature all'avanguardia, sviluppa anche il settore dei lavori per conto terzi.
Ma quel che ci spinge quassù, subito dopo il sacello dedicato a San Gaetano (datato 1921), è l'incontro con un vino semplicemente straordinario, un vino bianco frizzante asciutto e leggero, dal bel colore paglierino, che abbiamo conosciuto alla Fesia della Castagna , in quel di Tarzo.
Frutto di una viticultura eroica, lo spumante dell'azienda San Gaetano unisce le caratteristiche di un terroir particolarissimo : il clima,la composizione del terreno e la giusta esposizione donano al vino una inconfondibile personalità
Luciano con i figli Diego e Loris, curano in modo eccellente il terreno, esprimono la loro passione nella raccolta manuale dell'uva, proponendo alla fine un vino di sapore delicato e fruttato.
I giornalisti e i comunicatori della rete dei borghi europei del gusto hanno invitato l'azienda agricola S.Gaetano a partecipare alle iniziative di informazione che intendono valorizzare queste terre benedette . in via Costa di Là si va nell'unica direzione possibile : quella giusta !

giovedì 12 novembre 2015

Il Distretto del Novese a Milano

Dal 18 al 22 giugno, il Distretto del Novese, è stato presente a Italian Makers Village, il Fuori Expo di Confartigianato, in zona Navigli per promuovere il territorio del Novese e Alto Monferrato con le sue eccellenze.
La settimana dedicata al Piemonte di Italian Makers Village ha coinciso con la presenza della Regione Piemonte all'interno di EXPO .
Il Distretto del Novese, si è spostato a Milano in zona Navigli, precisamente tra Via Tortona e Via Novi, per far conoscere al pubblico milanese il territorio del Basso Piemonte.
Grazie alla collaborazione con Distilleria Gualco che ha proposto le grappe De.Co. di Silvano e Azienda Agricola Vallenostra di Mongiardino Ligure con il Montebore Presidio Slow food, i visitatori hanno potuto degustare e acquistare anche alcune delle eccellenze enogastronomiche del Territorio.
Il Distretto, insieme al tour Operator Oneiros Viaggi by Il mondo In Valigia, con cui collabora da circa un anno, hanno sfruttato l'importante vetrina milanese, per prendere contatti con agenti di viaggio del capoluogo lombardo per presentare il territorio e le diverse opportunità di viaggio che Novese e Alto Monferrato possono offrire per gruppi e mini gruppi.
Nel fine settimana la promozione del territorio con le sue eccellenze è stata indirizzata all'utente finale, con la presentazione dei Viaggi su Misura adatti agli individuali.

giovedì 29 ottobre 2015

AGRICOLTURA BIOLOGICA: FA BENE ALL'UOMO, TUTELA L'AMBIENTE.

Le Marche vantano un invidiabile primato, sono la regione più longeva d’Italia e fra le più longeve d’Europa, ma non è una casualità, tutto deriva da uno stile di vita, una sorta di “filosofia” che coinvolge il benessere della persona sia fisico che anche mentale.
Il punto di partenza è la scelta della coltivazione biologica che prima di tutto rispetta l’ambiente: la sostenibilità ambientale è una scelta strategica che protegge il territorio e ne preserva la bellezza e l’armoniosità.
Questo bellissimo territorio nutre lo spirito e regala un mix fra arte cultura e natura, davvero unico. I prodotti BIO poi sono buoni e salubri, privi di pesticidi ma ricchi di sali minerali e vitamine.
Questo mix fa bene dunque anche al corpo, oltre che allo spirito, e fa crescere un comparto che non è più di nicchia, ma una solida realtà, sia per superficie agricola utilizzata, l’11%, sia per valore: la filiera produttiva marchigiana nel 2014 è valsa 35 milioni di euro.
Produrre BIO, mangiare BIO rappresentano una scelta di valore di chi si vuole bene e intende preservare il futuro delle giovani generazioni, ma anche far vivere al meglio quelle più anziane.

mercoledì 21 ottobre 2015

Miele e formaggi marchigiani: protagonisti d’eccellenza Segreti e pregi di un abbinamento sano e genuino

Michelangelo ed il formaggio? Qual è il nesso? Ce lo ha spiegato Paolo Cesaretti, ad un appuntamento dei “Giovedì del Gusto” di Regione Marche.
Con una lettera, Cornelia Colonnelli comunicava a Michelangelo l’arrivo di “Casci di Guaimo”, un formaggio fresco, ora denominato Casciotta di Urbino, del quale Michelangelo si cibava mentre dipingeva la Cappella Sistina. La domanda che Cesaretti ha posto è: “la Cappella Sistina sarebbe così bella se Michelangelo non fosse stato così ben nutrito”?
La Casciotta di Urbino è un formaggio stagionato per 20 giorni, Denominazione di Origine Protetta, la cui caratteristica è di essere prodotta con il 70% di latte ovino ed il 30% di latte bovino. Questo lo rende un formaggio adatto ad essere consumato fresco, con abbinato del miele oppure ad essere cucinato in semplici ricette.
Insieme alla Casciotta di Urbino è stato presentato il “Formaggio di Fossa”, altra specialità marchigiana con una storia da raccontare: si narra, infatti, che, già intorno al 1400, a causa delle scorribande da parte di soldati in fuga, briganti e affini, i contadini delle zone nord delle Marche, per mettere al sicuro i loro viveri dalle inevitabili razzie, utilizzavano grandi buche scavate nella roccia per conservarvi granaglie ed altri generi alimentari tra cui i formaggi.
Con il tempo i contadini si resero conto che, con questa pratica conservativa i formaggi acquisivano un aroma ed un sapore più gradevoli. Iniziò così la tradizione di “infossare” i formaggi nella grande fossa di Talamello, che fu attiva fino agli anni dell’Unità d’Italia. La tecnica è però rimasta inalterata nei secoli. Oggi le fosse, per essere considerate idonee alla stagionatura, devono avere particolari caratteristiche, ed ogni fossa che voglia essere utilizzata per la produzione di formaggio deve superare un severo esame ed essere sottoposta ad un periodo “di prova” di tre anni prima di rientrare nel ristretto “club” delle fosse riconosciute. Ma nelle fosse non avvengono magie, ciò che accade, infatti, è che il formaggio oltre a fermentare, ha una consistente perdita di liquidi ottenendo una forte concentrazione che ne esalta le caratteristiche organolettiche.

venerdì 16 ottobre 2015

FRESCHISSIMO O FREDDISSIMO: DAL CAMPO ALLA TAVOLA. Ortaggi: Le Marche leader nella III e IV Gamma

Il “cuore verde” delle Marche è quello che è stato presentato ai “Giovedì del Gusto” organizzati presso lo show-room Elica a Milano.
L'associazione produttori Promarche ha, infatti, presentato i prodotti biologici certificati, ponendo l'accento sulle cooperative produttrici caratterizzate da una forte connotazione tecnico professionale a favore della qualità e legate da un insieme di valori positivi che conferiscono alle produzioni agricole eccellenza di gusto, di caratteristiche organolettiche e di contenuti nutrizionali. Operano inoltre in un territorio che è stato riconosciuto a livello europeo per le favorevoli condizioni pedo-climatiche.
I prodotti Promarche provengono tutti da un'agricoltura che promuove e valorizza l'equilibrio biologico ambientale come modello di sviluppo attento alle esigenze ed alla salute del consumatore. Tutte le coltivazioni vengono sapientemente seguite dai tecnici aziendali, le fasi di crescita sono monitorate fino al raccolto ed al trasporto nello stabilimento per la lavorazione. Qui l'esperienza e l'utilizzo di una tecnologia innovativa permettono di conservare le caratteristiche organolettiche e la perfetta salubrità delle verdure durante il ciclo di produzione, verificando meticolosamente l'assenza di eventuali residui di antiparassitari, metalli pesanti ed altre contaminazioni di natura chimica.
La professionalità di questi operatori garantisce il consumo di prodotti di prima qualità, che apportano al nostro regime alimentare preziose sostanze come sali minerali e vitamine, dei quali a tutte le età non possiamo  e, non dobbiamo, fare a meno.

sabato 18 luglio 2015

Comunicare per Esistere nella Callalta, grazie a La Callaltella





Il progetto Comunicare per Esistere 2015, promosso dalla rete dei borghi europei del gusto, ha toccato nei suoi itinerari vagabondi, anche il territorio della Callalta.
L’incontro con l’azienda agricola La Callaltella a Mogliano veneto, nel corso della iniziativa ‘Un giorno in Piazza Pio X’, ha portato i giornalisti e i comunicatori dell’Associazione l’Altratavo0la a visitare in lungo e in largo la zona.
Numerosi i temi legati ai percorsi di Comunicare
per Esistere : la Storia ( La battaglia del Solstizio e il Sacrario Militare di Fagarè) ; i Percorsi della Fede ( la Chiesa di San Martino e l’Abazia di S.Maria del Pero) ; Eurovinum (gli ottimi vini de La Callaltella e le altre eccellenze del territorio ;
i Mulini del Gusto e le Vie del Pane ( l’impegno di recupero dell’antico Mulino Bin ), ecc.
Temi che si concretizzeranno in servizi televisivi, servizi informativi online, partecipazioni ad eventi giornalistici a Milano,Torino e in Istria, dove, in settembre, si svolgeranno gli Stati Generali della Comunicazione Territoriale.
Tutto questo da una ‘piccola’ scintilla di simpatia e conoscenza, fuori dal chiacchiericcio politico e dal gossip localistico.
Va bene così !

Risultati immagini per immagini la callaltella

martedì 19 maggio 2015

Il Friuli Venezia Giulia a Laboratorio Europa al Girasole di Conegliano- L'intervento di Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum


Laboratorio Europa ospita il Friuli Venezia Giulia a Conegliano, presso Il Girasole, delizioso emporio di specialità alimentari e birre artigianali.
Con l'intervento della redazione della trasmissione televisiva L'Italia del Gusto,Laura Mantellato
propone la degustazione di alcune eccellenze : i salumi artigianali di Lèbon ( Erto), i formaggi della Latteria di Cividale, i formaggi della Latteria di Visinale (Pn) e la birra di Sauris.
All'incontro ha partecipato anche Laura Panizutti,Family Banker di Banca Mediolanum, che appoggia e sostiene le iniziative di informazione del progetto Comunicare per Esistere 2015.
“Oggi l’Azienda non è più una semplice macchina che produce soldi, ma una cellula produttiva inserita in una comunità. Perciò l’immagine che l’Azienda si crea nel territorio, presso fornitori, clienti, istituti di credito, Enti locali è altrettanto importante che la qualità della produzione. Inoltre il reddito dell’Azienda aumenta proporzionalmente al crescere del benessere nella zona. Oggi le Aziende non possono non trasmettere un’immagine di forte impegno, di responsabilità sociale, che hanno nel loro DNA quale produttrici di ricchezza sociale.”

Lèbon
La storia di Lèbon ha origine verso la metà degli anni ‘50 con l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano, però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e salumi.
Agli inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo, indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la conseguente crescita degli anni successivi. Qualità delle carni impiegate, rispetto della tipicità regionale, attenzione costante all'innovazione tecnologica sono oggi le garanzie di Lèbon per il futuro.
Lèbon opera con l'intento di rivalutare e promuovere, anche al di fuori del territorio dolomitico, prodotti tipici rispettando gli insegnamenti della tradizione e utilizzando sistemi produttivi moderni e sicuri.
Attenzione particolare viene dedicata alla selezione delle carni utilizzate (suino, bovino, ovino, caprino e selvaggina), garantendo tracciabilità e rintracciabilità di ogni singolo prodotto nel suo percorso dall'allevamento alla distribuzione nei punti vendita. Tutti i salumi sono garantiti da certificazioni CEE e l'azienda è presente in più consorzi che assicurano la genuinità dei prodotti.Oggi il 'catalogo' Lèbon comprende: Pendola,Petuccia,Landjäger,Salame,Ossocollo,Speck,Lardo,Pancetta,Salsicce,Pastin,Storta e Musetto.

Latteria di Cividale
Risale al novembre 1924 l’inaugurazione della Latteria Sociale di Cividale, fondata per volontà di sedici soci che ebbero la capacità di avviare un’attività, mettendo le basi per lo sviluppo di una tradizione casearia di grande successo. Proprio l’impostazione seria dell’attività unita alla volontà dei soci di fare sempre meglio ha portato la Latteria Sociale di Cividale a distinguersi per qualità, produttività e freschezza di idee: oggi l’attività di produzione è affiancata da una rete di 7 negozi di proprietà della Cooperativa per la vendita diretta dei propri formaggi.

Latteria di Visinale
Valentino Pivetta, casaro dall'età di 16 anni, produce formaggi gustosi e genuini a partire dal latte vaccino che gli allevatori del territorio gli forniscono. Nella Latteria di Visinale lavorano due esperti casari, dediti alla produzione di Montasio DOP, Latterie Vajont, Latteria La Pieve e "Il Desiderio".




Sauris Agribeer
La Sauris Agribeer è nata nel 1999 e da allora produce e commercializza birra artigianale di elevata qualità, integrale, non pastorizzata nè filtrata. Le pregiate componenti organolettiche dell’acqua di Sauris sono fondamentali per una birra naturale e di alta qualità. Lo stabilimento si trova a Sauris di Sopra ed è qui che si producono la Pilsen Chiara, la Vienna Rossa, la Birra di Canapa e la scura affumicata, perfetta per essere accompagnata ai ben noti salumi locali.